Pagnottino cresce

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venerdì 2 dicembre 2011

Il fascino dei grandi affari


Dato che Pagnotto inizia a mostrare chiaramente le sue intenzioni camminatorie, io ed il Suddetto abbiamo deciso che era arrivato il momento di abbassare il fondo del lettino dalla modalità neonatale a quella normale.

( Colgo l’occasione per fare i mie personali complimenti al progettista del lettino Pali che ha giustamente elaborato il modo più pratico per abbassare il fondo del lettino: smontarlo completamente e rimontarlo un po’ più giù).

Isomma, conoscendo ormai la celberrima pazienza del Suddetto potete immaginare la scena pietosa di lui seduto per terra davanti al letto smontato, istruzioni alla mano (“perché noi ingegneri leggiamo le istruzioni!”), che rimontava capo a dodici il lettino imprecando sommessamente mentre Pagnotto aspettava pigiamino munito il lettino per fare la ninna.

E qui si apre un nuovo fantastico capitolo della mia vita familiare:
MIO MARITO HA IL PALLINO DEI GRANDI AFFARI, questa sorta di morbo risparmiatore si manifesta in particolar modo quando il soggetto si reca a LeroyMerlain con l’intenzione di comprare arnesi da lavoro e derivati, necessari per operazioni a cuore aperto, piccoli lavori di ingegneria industriale e la ricostruzione di lettini per neonato, appunto.

Dico io,
se un cacciavite di media categoria ti costa sul mercato normalmente intorno ai 5 euro…non ti viene il dubbio che l’acquisto di un set di 15 cacciaviti a 3,50 potrebbe nascondere  qualche insidia????????
Non c’è nulla da fare,
nonostante puntualmente il Suddetto varchi l’entrata dicendo “Ah, basta comprare le cose in offerta da Lory Merlain, che tanto sono tutte cineserie che non valgono niente”, il giallo bordato di nero del
il cartellino “IL MENO CARO” esercita su di lui una tale attrazione da sopraffare il suo lucido intelletto da uomo (per giunta ingegnere!!) pensante.

Qualche giorno fa bisognava fare dei buchi sulla ringhiera della scala che scende in garage, allo scopo di fissare il cancelletto di sicurezza per bambini anti-capitombolo mortale: dopo essere stato spedito in camera a mettersi la tuta per casa ( perché gli uomini vogliono sempre fare i lavori domestici vestiti eleganti e poi se vuoi farli uscire in camicia fanno tante storie?), il Suddetto  inizia la sua opera di montaggio cancelletto/trapanamento ringhiera:

 bzzzzzzzzzzzzz….pausa bzzzzzz…pausa- imprecazione-aumento di veemenza

BRRRZZZZZZZZZZZZZZZ PAUSA- IMPRECAZIONE a seguire violenta manifestazione di dissenso:
 “Ecco, la ringhiera non si buca, ti pareva, abbiamo speso un sacco di soldi per questo cancelletto e adesso ce lo diamo sui denti!!”
Bla bla bla –blablabla- STUNCH ( porta del garage che sbatte)

Io e Pagnotto ci guardiamo perplessi.

Dopo qualche minuto rieccoti il Suddetto risalire in superficie, telefono alla mano “A sisi, adesso ci provo subito”.
Attacca il telefono, apre lo sportello della cucina e prende l’ Olio d’oliva---l’olio di oliva?! (misteriosamente la curiosità di vedere cosa succederà a breve riesce a sopraffare l’istinto omicida e decido di attendere qualche minuto prima di inveire con la scimitarra stile Bill Kill ma senza tutina gialla)
bzzzzzz…Bzzzzzzzzzzzzz….- BRRRZZZZZZZZZZZZZZZ PAUSA- IMPRECAZIONE-RINUNCIA
Fine primo atto


Il giorno dopo stessa ora stesso scenario:
bzzzzzz…Bzzzzzzzzzzzzz….TAC, “FATTO”
Io stupefatta: “Come “fatto”, come ci sei riuscito così in fretta”
Lui un po’ imbarazzato : “Sono andato da LeroyMerlain è ho comprato una punta buona.”
“e quanto l’hai pagata”
Lui: “Cinque euro”
“Cinque euro ????Scusa e  l’altra quanto l’avevi pagata”
Mi guarda, questa volta addirittura mortificato e dice:
“18 punte €3,50”.
Morale della favola:
donne sappiate che non esiste motivo alcuno perché vi sentiate in colpa quando andate da Ikea.
Ma questa è un'altra storia...

martedì 25 ottobre 2011

CACAO MERAVIGLIAO...?!

..in realtà il titolo è fuorviante, ma è la prima cosa che mi viene in mente quando penso al Brasile ( cacao meravigliao, che meraviglia sto cacao meravigliaooo...presente?!).
Vabeh, sul tema delle canzoni ultimamente è meglio tacere, dato che sto rischiando di essere rinchiusa in un centro di igiene mentale dai miei esimi colleghi, che poco apprezzano le mie esibizioni canterine in tema zecchino d'oro.
Ma non è colpa mia.
Sono vittima del sistema:
a forza di ascoltare Torero camomillo e katalicammello 5 volte al giorno tutti i giorni con Pagnotto, ormai credo di aver subito un trauma psichico di quelli che colpiscono il subconscio, per cui ogni momento in cui sospendo i mei ormai rari e faticossissimi processi sinaptici, il  Torero Camomillo si insinua maligno con il suo martellante "LALLERO LALLERO LALLERO LALLA -LALLEROLALLERO LALLERO LALLA-LA' ''.
Immaginate il moto di vergogna profonda quando mi accorgo che il raptus mi ha colto mentre sono per strada e tornando in me stessa mi colgo a canticchiare baldanzosa " il katalicammello, colore caramello ed è naturalmente amico dell'ambiente...".

MA TORNIAMO A NOI

Da poco il suddetto è partito per il Brasile per motivI di lavoro ed io sono rimasta a casa sola soletta con il mio Pagnotto, che ultimamente poverino non se la sta passando bene manco lui, visto che il dottore cattivo gli ha prescritto l'areosol tre volte al giorno.
Credo che ne sia terrorizzato, non vi mostro le foto mentre fa l'areosol altrimenti qualcuno potrebbe pensare male.
A parte la carenza affettiva che mi rende emotivamente più provata, anche la mancanza del contributo piccolo ma fondamentale che apporta normalmente il povero maritino espatriato, mi ha dato il colpo di grazia, sicchè ultimamente mi reggo in piedi  a mala pena ( che per altro non sono mai stata famosa per il mio equilibrio) e sempre a mala pena articolo frasi e pensieri.


...ma che dovevo dire?!
"LALLERO LALLERO LALLERO LALLA -LALLEROLALLERO LALLERO LALLA-LA' ''
Ps. A si,
volevo ringraziare la meravigliosissima Monia perchè ho ricevuto il suo splendido doppio regalino, ho fatto qualche foto, ma purtroppo la luce e le mie capacità mentali hanno portato un pessimo risultato che non rende per nulla giustizia alle tue splendide creazioni.
Grazie,
grazie perchè è veramente appagante ricevere in un momento del tutto inaspettato il regalo fatto col cuore da una persona che ti conosce attraverso la tua sola scrittura e ritrovare in poche dolcissime righe scritte a mano, quel contatto che i moderni potenti mezzi ancora non riescono a fare...DI CUORE, GRAZIE!!!!!


lunedì 17 ottobre 2011

Ho imparato...

...che l'affetto è come un caldo abbraccio che stringe tutti anche se si è lontani tanti tanti km, che quando sei sul letto con 5 ore di sonno la nausea e ti senti veramente a pezzi, bastano poche parole a farti sentire veramente ricco.

Ho imparato come riconoscersi in una frase scritta col cuore possa  far sentire improvvisamente una persona speciale ed  importante e che l'affetto della famiglia vale più di ogni medicina.

Ti voglio...ti vogliamo  tanto bene, ed anche se siamo un po' maldestri, o incasinati o dormiglioni...siamo felici ed onorati di sentirci una parte importante della tua vita.


Non vediamo l'ora di festeggiare e di abbracciarti... tutti e tre!!!

                                       

lunedì 19 settembre 2011

La Famiglia Brambilla e la salute

Noi non siamo salutisti,
anzi a casa nostra tutto ciò che è assolutamente contrario al concetto di salute (cfr. patatine fritte, gelati di ogni sorta, panna montata, cibo messicano e chi più ne ha più ne metta) è sempre ben accetto.
Ciò nonostante, non so per quale arcana ragione( forse il vano tentativo di debellare il senso di colpa e quella stridula fastidiosissima vocina che ti dice “Poooorrrco!”, mentre la manina si  infila ripetutamente nel sacco gigante di patatine fritte la sera, quando sbragati ed esanimi  sul divano, ci rimpinziamo  bramosi di sangue fingendo di guardare Bonolis alla tv), a casa nostra c’è un’insana abitudine di collezionare oggetti da palestra.
In effetti ciò che di coerente trovo in questa abitudine è perfettamente  evidenziato dall’uso dell’aggettivo insano: insomma, giacché non navighiamo nell’oro, PERCHE’ spendere denaro per qualcosa che non useremo mai e non dirigere quei preziosi soldini in qualcosa di più UTILE (cfr. scarpe, vestiti, collane, orecchini ecc. ecc.)??

E invece no, la gloriosa Famiglia Brambilla vanta nel suo fiorente repertorio:

  • N.2 pesi da 10 kg , che dopo aver attentato al già naturalmente precario equilibrio della Medesima, sono stati scaraventati in garage ed ora fluttuano nel gigantesco buco nero che vi abita;
  • N.1 step fortemente voluto dalla Medesima in un momento di odio profondo nei confronti dei propri glutei; odio magicamente sfumato dopo che, ad una settimana dal primo utilizzo, a causa di un  lancinante dolore al nervo sciatico (triste ma vero),SEMPRE LA MEDESIMA, ha finito con il convincersi che TUTTO SOMMATO il suo fondoschiena non era poi così male; così anche lo step, dopo aver soggiornato per mesi sotto al letto in attesa di nuovo impiego, ora fluttua nel buco nero di cui sopra;
  • N.1  AB ROCKET, acquisto più recente e- UDITE UDITE- REGALO DI ANNIVERSARIO (follia proprio, FOLLIA!!) , che dopo aver servito la patria con grande costanza nei tre mesi successivi al parto, ora è necessariamente caduto in disuso per mancanza di tempo (necessario invece per la pratica delle patatine) ed ha di recente cambiato la sua originaria funzione con quella molto più adatta di “reggitore di ferro da stiro” .

Voci di corridoio parlano dell’esistenza di N.2 maniglie per rinforzare i bicipiti, sebbene nessuno le abbia mai viste, leggende metropolitane li dicono fluttuare in garage  insieme allo step ed ai pesi da 10 KG....


giovedì 15 settembre 2011

Figaro qua' Figaro la'



Fiiiiiiiigaroooo
Figaro Figaro Figaro Figaroooooo
...sono un barbiere di qualità -di qualità -di qualità -di qualitàààààà
Si scusate,
è che mi sono immedesimata troppo nella parte.

Che poi c'è poco da ridere, perchè io sono veramente un pessimo barbiere, e mio marito un PESSIMO, PESSIMO PESSSIMO cliente.

Ieri comunque abbiamo tagliato i capelli.

 Già, 
ma  gli accordi erano diversi però.
 Dovete sapere, che tra le sue innumerevoli fisime, mio marito ha anche quella dei capelli.
Lui rifiuta di andare dal barbiere ed in realtà rifiuta in generale il concetto di tagliare i capelli, così, quando raggiunge volumi tali per cui si confonde con la vegetazione prendiamo la macchinetta e decidiamo di tagliarli a zero .

Esatto
niente mezze misure.
 Per questo motivo rimane inguardabile per diverse settimane, finchè finalmente la sua acconciatura non assume un aspetto umano e, sempre  per questo, eravamo d'accordo che avremmo aspettato questa domenica che c'è il battesimo di Pagnotto prima di procedere al cruento disboscamento.

GIA',
peccato che dopo lo spuntare di una certa quantità di riccioli sembra che il corpo del Suddetto sia improvvisamente riposseduto da Lady Godiva e quindi inizia a lamentarsi che i ricci sono troppo ricci, che non stanno in piega, che poi se ci mette il gel si rovinano ed in ultimo il furbastro mi incastra sempre con lo stesso infido tranello, maledetta me che ci casco sempre:

" me li spunti dietro???"

Lui lo sa, malvagio, che io sono un pessimo barbiere e -soprattutto- che quando poi prendo in mano le forbici, una forza ultraterrena si impossessa di me ed inizio a credermi grande parrucchiera ed prendo a stagliuzzare un po' dappertutto trallallà trallallà,  salvo poi osservare basita il risultato della mia pessima arte tra le urla isteriche e sconcertate di lui:

"ECCO LO VEDI, SEMBRA CHE HO UNA SCODELLA ROVESCIATA IN TESTAAA!!"
"mmm... no, stai b...mmagari con un po' di gel..."

la tesione è palpabile, l'aria densa 
Pagnotto ci guarda  con un espressione indecifrabile

"FACCIO SCHIFO!!"
"non fai schifo (....)"
....
"se vuoi ti do un'altra spuntat"
"NO, BASTA "
"vabeh, prendiamo la macchinetta se vuoi"
"NO LA MACCHINETTA NO, NON MI VA"
"dai ci mettiamo un attimo"
"NON E' UN ATTIMO"
(è VERO, non è un attimo)
"ma su che ci vuole"
Insomma prendo questa macchinetta zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz.....
c'è un centimetro di più qui zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz...
qui no, qui no, ECCO, SONO TROPPO CORTI
MA NO, NON LO VEDI CHE SEMBRO UN PUNK?!?
Insomma per i successivi 20 minuti ( tempo necessario per arrivare al livello boccia) mio marito mi odia con tutto se stesso,
e mentre i suoi capelli assumono forme sempre più insolite prima di sparire del tutto, Pagnotto ci guarda così:


fffffffffffffffffffFigarooooooooooo

martedì 13 settembre 2011

RICOMINCIO DA TE..TRE..TE

Bene bene
ieri ho dismesso i panni di mammina a tempo pieno, ho scartavetrato poderosamente tutto il mio corpo per eliminare il delizioso odore di rigurgito che ormai faceva parte integrante della mia vita,
fatto la tinta
lavato i capelli
estirpato la peluria in eccesso
spalmato crema autoabbronzante per avere un colore simile al rosa
coperto le occhiaie
messo finalmente dei vestiti puliti
rischiato la vita su un paio di scarpe con i tacchi (vecchie amiche mie!!)
e sono tornata a lavoro..
ora vivo l'eterno conflitto tra il sollievo di sentirmi finalmente una donna (e non Gollum col grembiule) e l'ansia atroce di rimettere il grembiulino e stringere il mio Pagnotto forte forte...
IL MIO TESSORO!!!!!!!

PS: ciò che c'è di buono in tutto questo è che ricomincerò ad avere un po' di tempo per il blog, sicchè ci vediamo domani!!!!
Io ed il mio tesssoro a 15 giorni

sabato 16 luglio 2011

Porca Vacca !!!

...che poi poveretta,
la vacca non c'entra proprio nulla,
ma dà un'idea dell'argomento del mio post di oggi: il latte.
ANZI
Pagnotto ed il latte
Infatti mio figlio alla veneranda età di 2 mesi ha deciso che prendere il latte dal seno materno comportava una fatica eccessiva, sicchè ha iniziato a rifiutare categoricamente il seno della mamma, che suo malgrado ha dovuto piegarsi al biberon (mio figlio che ci crediate o no ascolta la musica, piange se non gli piace la canzone, adora Torero Camomillo e la canzone dell'arca di noè.."ci son due coccodrilli ed un orango tango, presente?! ma poi, ma perchè un solo orangotango poverino, lui non si accoppia?!?vabeh).
Peccato che dopo una settimana di sonnelloni lunghissimi, il piccolo Pagnotto ha iniziato a rigurgitare anche l'anima, allora il dottore ha deciso di cambiargli il latte e di sostituirlo con il LATTE ANTI RIGURGITO.
DUNQUE
quel genio che ha inventato il latte anti rigurgito cosa ha pensato: faccio un latte che diventa istantaneamente calcestruzzo così rimane bello ancorato tipo strato di malta nel pancino dei piccoli lattanti senza staccarsi mai più.
Ora, alla mamma disperata rispondere al inevitabile quesito: come far passare dal microscopico buchino del biberon un latte la cui consistenza è molto vicina ad una crema pasticcera lasciata distrattamente in frigo per tre giorni consecutivi????
ECCO L'IDEA!!
Preparerò il latte come fosse crema pasticcera: prendo un bicchiere di plastica all'uopo sterilizzato, uno stecchetto di quelli abbassa lingua, refuso utilissimo dai miei ventagli matrimoniali ( e poi critico mio marito perchè si conserva tutto!!),e comincio l'opera di pasticceria: metto la polvere, un goccio di acqua calda ed inizio a girare poderosamente...peccato che l'impasto assuma un aspetto colloso e si avvoltoli tutto intorno allo stecchetto tipo zucchero filato, ma con la stessa consistenza di una gomma da masticare troppo esposta al sole.
Non desisto, continuo ad aggiungere acqua finchè non sembra che l'obbiettivo sia stato raggiunto ( prezzo l'insorgere dei sintomi del tunnel carpale), allora verso tutto nel biberon e lo porgo al giovane rampollo che nel frattempo era arrivato a ciucciarsi anche il gomito

ciuccia ciuccia ciuccia..
UEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHH!!!!
ACCIDENTI

riprendo il passino e filtro nuovamente il latte ( rimanegono nel passino l'equivalente di un misurino tramutato in caciotta), e ridò a Pagnotto l'agognato biberon:
UUUU..ciuccia ciuccia ciuccia..
UEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHH!!!!
DINUOVO!!!
Insomma, per farla breve a fine poppata ero miss caciotta bagnata e lui era un piccolo caciottino esausto e puzzolente addormentato con il ciuccio del biberon in bocca.
Dunque che fare?!
Sono tornata in farmacia a prendere il vecchio latte e ora Caciottino è finalmente tornato Pagnottino e meraviglia delle meraviglie, anche se ora non vuole più dormire sembra che non ci siano più nè rigurgiti nè colichette...
Rimane una domanda: cosa fare con la confezione di latte anti rigurgito comprata il giorno prima???
Qualcuno di voi ha bisogno di un po' di stuccooo???
valàh
TUTTO E' BENE CIO' CHE FINISCE BENE!!!!
(...spero...)



mercoledì 13 luglio 2011

Oggi non è oggi, è più o meno due mesi fa...

          E' il 20 Maggio 2011,
una giovane donna, cioè io, si sveglia nel cuore della notte sentendo nella pancia qualcosa simile allo scoppio di un palloncino...
"PUM"
si alza di scatto sul letto e pensa "ma..che me la sto facendo addosso???"
accende la luce
guarda in basso
ihhhhh!!
dà una poderosa sgrullata  al marito russante e dice "tesoro, mesà che ci siamo!!!"
E pensare che la sera stessa, dopo una giornata di contrazioni più o meno intense e più o meno irregolari la medesima si era concessa una lauta cena per festeggiare il suocero in visita.
Mai mangiato come quella sera…grosso errore.
Chiama la mamma, che come sempre a causa della telepatia che la distingue, dopo neanche mezzo squillo risponde: “mamma ci siamo!”.
Erano le 3:42 della mattina del 21 Maggio.
Salita in macchina di fretta e furia,
vestita come capita e con i capelli sciolti (altro grosso errore)
la medesima si rende conto che nonostante le contrazioni fossero ancora distanti e non troppo forti tremava come una foglia.
Emozione?Paura?
Un po’ tutto insieme direi…finalmente arriva Pagnottino!!!
Arriva in ospedale alle 4,00 del mattino,
non un’anima (te credo, a quell'ora!!).
Suona il campanello del pronto soccorso,
 un’infermiera addormentata appare dietro un vetro: “Dicaaa”
“Salve, credo che mi si siano rotte le acque”.
Lei: “Si…"(alza il telefono) "A Lè, chiama il reparto, la signora ha rotto il sacco”
IL SACCO???Ma chi, io?????Io che centro, io dormivo!!!

Mi visitano, mi infilano un bel pannolone e mi portano via.
In quei momenti, mentre mi impacchettavano, mi mettevano in sedia a rotelle e mi portavano per i corridoi dell’ospedale, l’unica cosa che pensavo era che non vedevo mio marito, che è ricomparso qualche minuto prima in sala travaglio con due meravigliose bottiglie d'acqua: la sete  mostruosa sarà una delle cose che mi ricorderò per tutta la vita.
Bevo, e gli dichiaro tutto il mio amore e la mia riconoscenza per avermi portato l'acqua nonostante il saggio consiglio delle infermiere di non bere.
Saggio, non ho fatto in tempo a finire la frase "grazie per l'acqua amor.." che rimetto tutta la lauta cena nel sacchetto che intanto l'ifermiera mi ha prontamente consegnato.
Nel frattempo iniziano ad arrivare le contrazioni, le ostetriche fanno a turno per venire a vedere "la donna che partorì senza epiturale" e io in una specie di stato comatoso derivante non dal dolore come si può pensare, ma dal sonno mostruoso che avevo, pensavo " debole come sono non ce la farò mai"
sbagliatissimo
all'improvviso inizio a sentire delle fitte fortissime, per fortuna abbastanza brevi, ma fortissime,
Pagnotto vuole uscire
lì ho pensavo "ce la faccio, altro che se ce a faccio, ANZI, meglio che mi sbrigo!!!"
E poi dopo una ventina di minuti ho sentito i piedini uscire da me e ho visto mio marito scoppiare a piangere.
Inutile descrivere la sensazione che ho provato in quel momento,
posso solo dire che per la prima volta nella mia vita ho sentito di aver fatto senza dubbio qualcosa di cui potevo veramente sentirmi fiera.
Alla fine del parto, dopo sei ore di travaglio e i punti di una lacerazione dovuta alla posizione del bambino ( è nato parlando al telefono in pratica), mi sentivo fresca come una rosa, avrei potuto fare il giro del reparto di corsa addirittura...merito forse della adrenalina che avevo scaricato durante il parto....infatti l'effetto non è durato a lungo, purtroppo.
Mentre avevo il giovane Pagnottino tra le braccia, biondo biondo biondo e con gli occhi azzurri come il mare, ho visto il Suddetto seduto, con le mani nei capelli e il braccio pieno dei segni delle mie unghie..sembrava avesse partorito insieme a me,
anzi ha partorito insieme a me e non so cosa avrei fatto senza di lui che mi stava accanto.
Il parto è un'esperienza forte, dolorosissima ma meravigliosa,
sono felice di essermela vissuta tutta così come è venuta.
E così sono due mesi che Pagnottino è ufficialmente stato sfornato,ù
sono da poco uscita (spero del tutto) dal tunnel delle coliche e delle poppate ogni 5 minuti, quindi prometto di riprendere tutte le sane abitudini, tra cui questo blog,
strano, divertente ma realistico ritratto della mia vita.

sabato 7 maggio 2011

PER FAVORE 5 MINUTI DI SILENZIO

Vorrei dedicare 5 minuti di silenzio per la sopraggiunta scomparsa dei famosi orecchini a cuore nati mutilati e periti spezzati da un atroce destino:

ieri mattina sono uscita con mia mamma, colta da un'improvvisa impellenza fisica  mi sono recata in bagno e lì, in un momento di imperdonabile distrazione, uno degli orecchini ( quello buono per altro) si è sganciato dall'orecchio e si è imprudentemente tuffato verso il lavandino del bagno, mentre mi stavo lavando le mani.
Nel vano gesto di salvare il malcapitato orecchino suicida ho allungato la mano e .....SPLATH!!!!!
L' ho spappolato sul lavandino!!!!!!!!

E' proprio vero: chi la fa l'aspetti


PS: Mi scuso per l'assenza ma in attesa dell'arrivo di Pagnottino sono sotto la custodia della mamma e del papà, che non hanno internet!!!!



giovedì 21 aprile 2011

E così la valigia è pronta...

...dentro ci sono quattro cambietti per Pagnottino, ognuno nella sua busta con nome e cognome, ognuno con dentro un bodino, un coprifasce ed un paio di calzini, c'è un pacco di pannolini, due camice da notte, una vestaglia dal colore vivace, un reggiseno per l'allattamento, un pacco di assorbenti di grandezza sproporzionata ed anche un po' inquietante, delle mutandine a rete, una coppia di asciugamani color ciclamino per la mamma, due per il piccolo Federico, una azzurra con un elefantino bianco, l'altra bianca con Winnie The Pooh e le iniziali FC ricamate dalla mamma.
E' tutto pronto, anch’io, che ormai non vedo davvero l'ora.
Forse a questo serve tutto il tempo che passa, per fare in modo che alla bellezza di quasi trentaquattro settimane, con un pancione enorme che si muove a modo suo si arrivi a pensare al parto addirittura come una meta ambita!!!
Ci sono dei momenti in cui appoggio le mani sulla pancia e sento sotto i piedini di Pagnottino che battono, come  facevamo con la mia mamma da bambini bussando sul muro per sentire la risposta che veniva dall'altra  parte dalla sua camera... allora mi chiedo "chissà se lui lo sa che sta dentro di me, non se lo ricorderà quando sarà grande, ma chissà se anche lui non vede l'ora di vedermi".
Mi chiedo anche come sarà,
quando Pagnottino sarà qui a sgambettare fuori dalla mia pancia ed io lo vedrò lì che dipende solo da me, che a volte mi sento ancora una bambina, nonostante tutto.
E quindi ho trent'anni suonati, vivo sola da sei anni ormai, convivo da tre, sono sposata da quasi un anno e penso che solo quando questo bimbo sarà tra le mie braccia, forse avrò la sensazione di essere diventata veramente donna.
Una mamma

mercoledì 6 aprile 2011

Punti di vista

Recentemente sono stata ad un nuovo corso preparto, una roba tipo tutto in uno: una soila lezione che dura una giornata intera.

Devo dire che il corso era fatto bene, ma la cosa che più mi ha sorpreso è stato il nuovo punto di vista con cui l'ostetrica del corso ha voluto iniziare il suo discorso:
"Voi mamme arrivate in ospedale terrorizzate credendo di essere le uniche traumatizzate della situazione, invece trascurate che c'è qualcun'altro che sta come voi, anzi forse anche peggio di voi: il vostro bambino.
Eh si, voi non ci pensate ma lui stava così bene..in paradiso, stava al calduccio, mangiava senza alcuno sforzo e invece adesso si trova a dover uscire da una roba stretta come il tubo di un dentifricio, con la testa tutta schiacciata dalle contrazioni e dopo tutta sta fatica il suo benvenuto sono: una bella sculacciata, una puntura e le gocce negli occhi....e voi vi lamentate?? Lui non vede nulla o quasi, ha una fame bestiale e deve anche imparare a mangiare, si trova in mezzo ad estranei e si deve coprire bene perchè fa freddo!!L'unica sua fotuna rispetto a voi è che lui tutto questo non lo ricorderà invece voi si".

Tornata a casa non ho resistito a raccontare questo nuovo entusiasmante punto di vista  al Suddetto che ha avuto così modo di tirare fuori un'altra delle sue storielle:

"Due amiche si incontrano il giorno dopo S. Valentino e si raccontano la loro serata, la prima dice : "Guarda, una tristezza infinita, mi ha portato alla solita trattoria a due passi da casa; alle 21,30 eravamo già tornati, non sono passati neanche 5 minuti di preliminari e in 10 minuti mio marito aveva già sbrigato la pratica...un disastro atroce alla fine ero così demoralizzata che me ne sono andata a dormire!!!E tu?" La seconda, tutta impettita: "Ah invece mio marito è stato grandioso: sono tornata dall'ufficio che già mi aspettava alla porta per andare a mangiare, siamo andati in un ristorantino piuttosto costoso non lontano da casa e a fine cena  abbiamo fatto una magnifica passeggiata fino a casa. A casa ho trovato tutte candele accese in camera da letto e lì l'abbiamo fatto per quasi un'ora dopo VENTI MINUTI  di preliminari!!!!!Meraviglioso, dovrebbe essere sempre S. Valentino!!!".

A pochi metri anche i mariti si incontrano e si scabiano il racconto della serata: Il  marito della prima dice: "Guarda una bomba, ho organizzato una cena veloce al solito posto, che si manga tanto e bene senza perdere troppo tempo, poi siamo andati subito a casa per il piatto forte e BUM, fantastico, alla fine della serata c'è scappato anche il tempo per i commenti del dopo partita!!E tu?" il marito della seconda piuttosto demoralizzato: " Gurada, lasciamo perdere, una tragedia, ho preso mezza giornata di permesso  per fare un lavoro all'impianto elettrico ed ho fatto un casino, ho fatto saltare tutto e per non rovinare la serata dandole la brutta notizia che saremmo rimasti tutta la sera senza luce appena è arrivata mia moglie ho dovuto portarla a cena scelgiendo anche un posto costoso per evitare discussioni, poi però il conto era così salato che non avevo più i soldi per la benzina e siamo dovuti tornare a casa a piedi, a casa mentre lei è andata a rinfrescarsi in bagno mi sono fiondato ad accendere le candele per non farle notare che non c'èra la luce...alla fine della serata ero così stanco e stravolto che mi ci sono voluti venti minuti per farlo alzare e quasi un'ora per venire....ma perfortuna che S.Valentino c'è una volta l'anno!!!!"


Morale della favola: la vita è soprattutto questione di punti di vista... ;OP



mercoledì 9 marzo 2011

Il suddetto e la pazienza

Mio marito è un uomo d'altri tempi, un bel nordico DOP, di quelli che "l'omo sa da esse omo", con tutti gli annessi e connessi piacevoli e spiacevoli, ma SOPRATTUTTO  di quelli che non sei uomo se non fai tutto con la sola forza delle tue mani nude e crude.

Peccato che Svarze Neger qui (non so neanche come si scrive, figuriamoci) non sia particolarmente dotato di pazienza, anzi basta un minuscolissimo impercettibile taglietto sulle sue mani nude (e crude) per scatenare reazioni degne di Lady Godiva.

Sicchè l'altro ieri il Suddetto è andato a ritirare i regali che abbiamo preso con i punti del supermercato (...regali poi...diciamo che dopo aver regalato migliaia di euro al supermercato con un piccolissimo contributo spese abbiamo finito con acquistare oggetti inutili con uno sconto del 20%, che se aspettavamo i saldi si faceva prima): un lettino da viaggio per Pagnottino e un termometro di quelli a infrarossi, che te lo punti addosso e lui ti dice quanta febbre hai.
Dopo aver scartato il termometro, essercelo puntato sulle rispettive fronti, nelle orecchie e sulla pianta dei piedi, essere stati colti da un'attacco di demenza collettiva ed aver inscenato un combattimento con finte spade laser modello star wars, siamo passati ad esaminare il lettino.
Dunque, voi non sapete che a volte l'istinto dell'uomo DOP che non deve chiedere mai addirittura vince sulla natura di ingegnere e così, da vero Pater Familias il Suddetto ha deciso di fare una cosa veramente azzardata: montare il lettino senza leggere le istruzioni.

Monta il primo lato "tac" si blocca...adesso cerca di far scattare gli altri tre lati del parallelepipedo, ma il lettino sembra non collaborare e rimane per i tre lati molliccio.
Prova svariate volte, applicando per ogni volta una forza maggiore, nulla.
Il Suddetto si toglie il maglione, perchè quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare: se i tre lati mollicci non collaborano allora ricomincerà dal lato che ha fatto tac.
Peccato che l'ingranaggio sembra bloccato e non cede più, quindi il lato rimane duro come la roccia.
Allora riprova con i lati mollicci, forza un po', un po' di più, molto di più, si fa rosso in viso.
Niente.
Pausa, si leva la camicia vistosamente innervosito, ma non osa tradirsi davanti al mio occhio vigile, che più di una volta l'ha diciamo non troppo amorevolmente ripreso per i suoi scatti da checca isterica quando perde la pazienza.

Riprova con un unico gesto secco ma gli si schiaccia un dito nell'ingranaggio, si allontana stringendosi il dito come se lo volesse tenere incollato alla mano, inizia a girare per la stanza con un espressione sconvolta, addolorata e gravemente provata...neanche una parola...io ridacchio, non ce la faccio proprio a non ridacchiare, ma lui sembra talmente preso dal dolore che non ci bada.

Prova una volta di più, poi esclama (provato, ma sempre in modo abbastanza controllato) "Ma possibile che non ci siano le istruz...."l'occhio gli cade su un librettino sul tavolo.
Legge:
"Noo, dovevo fare gli stessi movimenti al contrario!!"
Magicamente il lato duro del lettino si sblocca e..et voilà, in 5 secondi il lettino era montato a dovere!!!
Dopo essersi autolodato, orgoglioso di aver finalmente provato la sua virilità, e aver con cura osservato il risultato di sangue e dolore, il Suddetto si gira e sgomento guarda la Medesima piegata in due sul divano:
"ma che hai" dice...

Ed ecco qui che vi lascio la morale di questa storia:

Shakespeare diceva "l'inferno non è mai tanto scatenato quanto una donna offesa"
(no, non è alta cultura, ma bacio perugina n.106....regalo della festa della donna, uno dei lati positivi di cui acennavo prima)
Di certo Shakespeare non conosceva mio marito, ma il buon Walt Disney, che ci vedeva lungo, lo sapeva che c'era di peggio, e in un momento non sospetto della mia vita di bambina mi aveva anche avvertito con una scena tale e quale a quella a cui avevo appena assistito:


Vi auguro una buona visione e...
"nelle donne ogni cosa è cuore, anche la testa" ...bacio perugina n.101, lui è quel che l'è ma se continuo così io sarò di sicuro una mamma cicciona!!

Ps. Certo che rivedendo il filmato devo dire che anche Shakespeare tutto sommato non aveva proprio tutti i torti...Ahah!!

venerdì 4 marzo 2011

Hai detto Sandro????

Ho pochissimo tempo ma questa la devo proprio raccontare:
ieri il Suddetto è tornato a  casa con una nuova luce negli occhi, inpaziente ed ansioso di svelarmi il segreto della sua nuova felicità.
No, per fortuna non era una moto (anche se vi comunico che siamo in piena fase "ci vorrebbe una custom", abbiamo anche virtualmente ordinato una Harley)...bensì era una BARZELLETTA. per l'esattezza la seguente:

Papà e bimbo guardano la TV; ad un certo punto il bambino si gira verso il papà e dice:
"Papà Papà, quelli hanno detto cazzo!!!"
"mmmnnno Cucciolo, ti sbagli, hanno detto RAZZO, RAZZO, capito?"
il bimbo: "aH" pasua" e...cos'è un razzo?"
il papà "un razzo è una casa lunga lunga e stretta stretta che spediscono nello spazio"
"Ah" pausa "...e lo spazio cos'è?"
il papà " eee....lo spazio è quello che sta sopra il cielo, che non si vede e dentro ci sono i pianeti"
il bimbo sgrana gli occhi e dice:" e i pianeti cosa sono?"
"i pianeti sono ...degli altri mondi che stanno nello spazio e sono a forma di palla... come la terra in cui abitiamo noi, ma non come la luna che invece e un sat.."
" E COS'E' UN SATELLITE??????"
......
......
.....
"HANNO DETTO CAZZO"

Applausi
cali il sipario

lunedì 28 febbraio 2011

Sono un albero di Fico

...non sono impazzita e se dovessi proprio essere sincera più che un albero di fico ultimamente mi sento più un'incrocio tra il maialino che si trova alla destra del mio blog e la gioiosa ippopotama del film Fantasia, quale?
Questa:

In ogni caso, nel cogliere prima di tutto l'occasione per scusarmi della lunga assenza e ringraziare le nuove lettrici che si sono aggiunte nonostante il silenzio delle ultime settimane, mi accingo a raccontare come si è sviluppata la mia vita di giovane gravida negli ultimi tempi, ed ecco che all'occasione riciccia l'albero di Fico ed il suo perchè:
una delle più grandi novità di questo periodo è quella del corso preparto.
Forse anche l'unica novità ( a parte il fatto che mio marito si è finalmente tagliato i capelli, ma sono certa che per questo abbiate già avuto modo di vedere i fuochi d'artificio appositamente realizzati dal Comune di Cerveteri, che può ora ospitare numerosi nuovi abitanti).
Ora, il punto forte di questo corso sembra essere il training autogeno, che, testualmente citando le mie dispense (ebbene si, ci sono anche delle dispense) "aiuta a sdrammatizzare il vissuto dell'evento parto e lo riporta alla sua dimensione di una normale funzione dell'organismo materno".
         Si, grazie, peccato che nel  frattempo dall'organismo materno ci sia passato anche un cocomero.
Che poi, anche affidandosi alla tecnica, mi chiedo se possa essere più utile imparare l'esercizio personalmente o piuttosto organizzare sedute di gruppo familiari, o addirittura registrare delle cassette da mettere in macchina lungo il tragitto.
Comunque, mentre mi interrogo sul migliore uso di questo famoso training autogeno, non posso esimermi dal riproporvelo, in modo da lasciare anche nelle vostre mani una delle possibili soluzioni al vostro stress, insomma lasciate che come la mucca della cioccolata, vi dia la spinta per concedervi una coccola :

ESERCIZIO BASE:
eliminate possibili fonti di distrazione ed assumete una posizione comoda, chi soffre di pressione bassa si assicuri di aver assunto qualcosa di dolce nella mezz'ora precedente all'esercizio.
* ponete le braccia tese davanti a voi, tenetele tese e contate fino a dieci
*lasciate cadere le braccia lentamente, respirate profondamente per altri 10 secondi, gustate la sensazione di pesantezza alle braccia e alle mani, iniziate a sentire il corpo pesante
*ruotate lentamente la testa da destra a sinistra per dieci volte (..contate sempre a mente, mai a voce alta, il silenzio è fondamentale)
*fermatevi e stringete forte le palpebre per 10 secondi
*lasciate le palpebre morbide, godete del senso di pesantezza sul viso per 10 secondi
*adesso tornate piano piano a sentire il vostro corpo, sentite le mani, muovete le dita come a suonare il pianoforte
* quando vi sentite pronte, riaprite gli occhi


....BENE...
Adesso ditemi, come è andata??????
Spero che una nuova ondata di intenso benessere vi abbia migliorato la giornata, nel frattempo vi lascio con un nuovo aggiornamento del pancione:



Un bacio a tutte
 Muuuuuuuuuu!!!


lunedì 7 febbraio 2011

Pagnottino's racing

...ebbene si, è ufficialmente iniziata la corsa al Pagnottino...o meglio al suo allestimento/corredino/ cameretta/bagnetto/lettino/fasciatoio.
Se continua così per quando nasce gli avremo comprato anche la macchina per i 18 anni.
E la colpa non è solo delle nonne, che si stanno prodigando nella raccolta di copertine, lenzuolini e borse varie, ma anche della mamma (La medesima) e del Suddetto, che ultimamente ci stanno mettendo del loro.
Tanto per iniziare dalle cose più importanti, sabato mattina abbiamo deciso di festeggiare il mio primo giorno di aria (dopo quasi due settimane a casa a ricamare)  prenotando la cameretta di Pagnottino!!!!
Prima di darvi un assaggino, vi mostro quella che sarà la sua cameretta:



beh certo che avendo fotografato un lato solo della stanza non è che le immagini esprimano al meglio il concetto di tridimensionalità ...ma abbiate pietà di me ed immaginate che la stanza (che così per lungo misura circa sei metri) si siluppi per circa tre metri di profondità e avrete un'idea.
Dove adesso c'è il letto degli ospiti ci sarà il lettino, sul muro di fronte il fasciatoio e la libreria rimarrà ma sarà appropriatamente riallestita a misura di bambino ( nella mia vecchia cameretta sono attualmente in corso le selezioni per "Mr and Mrs Bambolotto di Pagnottino).
Se vi avesse colpito, sappiate che i quadro con l'uccellino l'ho fatto io, quindi rimarrà necessariamente, mentre mi sto in questi giorni dilettando nella realizzazione di un quadretto a punto croce di Yoghy e Bubu (che per fortuna devo ricamare e non scrivere) da mettere al posto dell'orrido orologio da cucina; al posto del cappello di paglia, che invece è già sparito, ci sarà un quadretto con l'alfabeto.
Per ora direi che ho anticipato abbastanza e se siete curiose vi lascio con una foto (un po' penosa, ma è il meglio del meglio che ho trovato su internet) del lettino che abbiamo prenotato sabato mattina, il fasciatoio è a cassettiera con dentro il bagnetto ed esteticamente è identico al lettino per colore e disegno, con il materassino giallo...non so se l'avete capito ma il giallo sarà il colore principale di questa bella cameretta, che è anche il luogo più luminoso di tutta la casa!

Ps. se vi sta venedo anche a voi il dubbio: no, piumino e paracolpi non sono parte del lettino, noi ancora non li abbiamo scelti!!!

Un bacio e prometto formalmente ad Alice che appena avrò un po' di tempo mi metterò a riflettere per il post dell'alfabeto,non appena mi sarò liberata dalla mania ossessivo compulsiva del ricamo!!!

lunedì 31 gennaio 2011

Vola con le ali dell'ammore (...che dalla finestra ti ci fiondo io)

Mio marito ha deciso che non esiste una vita felice senza un deltaplano.
Avete capito bene, un deltaplano.
Penserete "allora tuo marito è uno sportivo!"
No,lui è sportivo dentro, nel senso che coltiva con affetto l'idea di essere sportivo, ma la realtà lo costringe ad un esistenza da uomo pigro.

Una specie di Dottor Jakil e Mr Hide: da una parte c'è THE BODY ( il corpo), che svaccato comodamente sul divano divora quantità immonde di biscottini al cioccolato, dall'altra la mente (THE MIND), che si alimenta con la stessa costanza del corpo, utilizzando ogni momento libero per viaggiare nel mare magnum del web alla ricerca di una nuova geniale idea con cui crocifiggermi.

Voi direte "vabeh poveraccio finchè può lascialo sognare"...ma solo perchè non conoscete bene mio marito ed il raptus maniaco ossessivo-compulsivo che lo coglie nel momento in cui THE MIND riesce a scovare un nuovo geniale modo con cui rivoluzionare la sua triste e ordinaria esistenza.

Lasciate che vi illustri brevemente come si svolge il ciclo riproduttivo con cui nascono, crescono e muoiono le passioni di mio marito:

- FASE 1-LA NOIA: il Suddetto entra in una sorta di insofferenza cybernetica.
Qui mi preme introdurre due fondamentali premesse, la prima: per mio marito il web è una sorta di enorme mercato virtuale che non ha senso esplorare senza un vero obbiettivo di ricerca; la seconda: non esiste un obbiettivo di ricerca valido che non sia una moto (storica o sportiva), un auto ( coupè, fuori strada o una bella storica che costa due lire) o un qualunque mezzo "economico" per il volo (ultraleggero, aliante, swift, deltaplano e parapendio in ordine di preferenza).Non esistono altri argomenti degni di nota, ne consegue che nei suoi momenti di noia il Suddetto attinge ciclicamente da uno degli spunti creativi sopra citati.

-FASE 2- L'INFATUAZIONE: altrimenti definibile come l'inizio della guerra fredda. In questa fase, dopo aver individuato l'oggetto del desiderio, si apre una costante, ossessiva ricerca su web : il Suddetto lavora e cerca auto al posto della pausa caffè, cerca auto a pranzo sul cellulare, cerca auto la sera mentre io cucino, cerca auto prima di andare a letto.
Nel frattempo, in un angolo della casa una forma di vita alternativa (che sarei io) osserva il fenomeno con aria crucciata ed inizia studiare una strategia contro offensiva in attesa che inizi la fase TRE

-FASE 3- IL DESIDERIO COMUNICATIVO: ovvero l'inizio della fine.
Ormai completamente invasato da un incontenibile entusiasmo, il Suddetto non riesce a trattenere il suo bisogno di esternare, inizia  con: "guarda che bellaaaaa" o in quest'ultimo caso "guarda che figata sta roba qua" (con un' accentuata cadenza veneta, che scende lungo la mia schiena sottoforma di brivido). Lancio un' occhiata per comprendere di che si tratta, conto fino a 5, cerco di impostare un'espressione vagamente assente e dico "mm si si, poi mi fai vedere meglio ora ho da fare". Suona il telefono, questa è una sorta di prova del nove: "Oh Ricky (è il fratello) come va la scuola, a si, come va la moto, ma l'hai aperta? Ma ci vai a scuola? A si si si ho visto le foto della gita, si si, ma il tuo amico aveva la moto là, ah ma è meglio la moto giù, anche se fa meno della moto su..la macchina? Ma dove ci sei andato? Oh miraccomando non la tirare che quella corre. Ah sisi...ah, IO INVECE MI STO INFORMANDO SUL DELTAPLANO".....momento di silenzio, una fitta coltre gelida scende sulla stanza congelando i cani e rendendo il nostro salotto una sorta di antro cavernicolo nel quale fingo di muovermi con assoluta disivoltura, mentre sento con un certo consapevole disagio che il fratello ha seguito la procedura: ha finto di non sentire ed ha cambiato discorso.

-FASE 4: IL TENTATIVO PROGETTUALE: in questa fase, non potendo più contenere l'ardente desiderio di avere per sè ciò che per lui in quel momento costituisce il segreto della vera felicità, il Suddetto passa il suo tempo a rincorrermi iniziando a dire: "ah, mi sono informato, dunque se consideri il costo di diquà, con il costo dilà, e poi il corso e poi la visita e di su e di giù dovremmo cavarcela con un settemila euro, magari fra qualche anno..."

Si, mio marito oltre ad essere sportivo è anche ricco dentro, molto ricco dentro.

Scatta per me la fase yoga: cerco di raccimolare tutta la pochissima pazienza che mi ha sempre caratterizzato e con una smorfia di dolore che voleva essere un sorriso dico:  "Tesoro, VEDREMO"......"SI MA...dicevo che se facciamo così e poi cosà vendiamo di quà e risparmiamo di là, magari di qui ad un PAIO DI ANNI ce la facciamo"..."TESORO, con un bimbo in arrivo avremo tante spese e NON SO onestamente se potremo permetterci di spendere soldi e tempo in una cosa così impegnat...
ecco che si sta consumando la fase finale.

-FASE 5: ODIO COSMICO E RASSEGNAZIONE :  dopo che il discorso è culminato sviluppandosi con la durata e l'intensità di una tragedia greca in cinque atti, il Suddetto si chiude in un doloroso silenzio; per qualche giorno continua ad autoalimentarsi guardando sul computer, con aria sconsolata e senza proferire parola alcuna sull'argomento, finchè un giorno arriva a casa ed accende la tv.

In quel momento, davanti al day time del Grande Fratello e la scollatura sempre generosa della Durso, una nuova luce inonda il nostro salotto: il ghiaccio si scioglie, i cani riprendono la loro pallina e ricominciano a giocare e gli abitanti del bosco festeggiano felici.
Io preparo qualcosa di eccezionalmente buono da mangiare sopperendo così con del buon cibo quel momento di deliziosa, terribile rassegnazione.


venerdì 28 gennaio 2011

Pagnottino di Papà

Buon giorno donne!!!!!
Eccomi tornata dopo una serie di peripezie che si sono concluse con la più grande delle novità:
!!!!...E' INIZIATA LA MATERNITA'....!!!!
momento di silenzio...e mo??Non che non sappia come allietare le mie giornate da mammanda accasata, ANZI, ma questa cosa di dover stare a casa mi lascia addosso la stessa sensazione di chi sta facendo sega a scuola, una sorta di vuoto cosmico (esiste una vita senza lavoro??veramente??siamo sicuri??non è che mi arrestano???) mischiato ad ansia mischiato ad una profonda esaltazione (eheheheheh!!).
Comunque,
le prime giornate a casa hanno già portato buoni frutti, tel chièl che bel bavaglìn che gò fatto mì (si va bene la smetto ....e ammetto che un po' mi vergogno) :


....e poi c'è stato il sorpresone per il papà, che quando è tornato a casa da lavoro si è trovato questo bel regalino appeso all'armadio



 sulla magliettina di questa tutina grigia con i micro pantaloncini a righine la scritta  è "Daddy's little hero" ...il Suddetto si è sciolto in lacrime come un Pagnottone, peccato non averlo immortalato!!!
Penso che vedendo le dimensioni di questa tutina si sia per la prima volta veramente reso conto di quale palletta sta per arrivare!!!
Bene, mi sono rifatta dell'annuncio nel gabinetto del bagno!!!
Nel frattempo il Pagnottino cresce in salute e scalcia come un torello (bello de mamma!!!) e dato che questo post di oggi è tutto dedicato a lui, gli è sembrato giusto venirvi a salutare di persona:



ora mi vado a spilucchiare tutti i vostri post in arretrato,
vi auguro una splendida giornata!!!

giovedì 20 gennaio 2011

QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO...E POI SE NE PENTONO!!

Della serie chi la fa l'aspetti.
Dunque, inizio da una semplice e terribile verità: io faccio la cresta sulla spesa (per chi non fosse familiare  con la pratica, dichiaro un prezzo poco  più alto e mi tengo la differenza in saccoccia e poi me la spendo al momento opportuno).
Dichiarata questa terribile verità, procedo a raccontarvi come il destino beffardo abbia deciso di punirmi per questo atroce reato domestico:
Ieri pomeriggio 
dopo essere stata ben strapazzata per la Morfologica sia dal dottore, che riempiva di punzecchiate Pagnottino perchè si facesse adeguatamente misurare, e sia da Pagnottino stesso, che probabilmente indispettito dallo spunzecchiamento del Dottore, mi ha preso a calci per tutto il tempo fino a tarda sera, ho approfittato del fatto che ero in ferie per vedermi con le mie amiche lì dove tutte le donne amano incontrarsi nei momenti di vero relax: il centro commerciale.
Dopo un lungo pranzo,
l'esposizione dettagliata delle foto dell'ecografia e un aggiornamento sul mio stato di salute, siamo andate a farci un breve giretto per negozi, breve ma intenso.... e mentre gironzolavo con il mio ormai famosissimo passo del pinguino, panzuta e distratta tra una vetrina e l'altra osservando e spettegolando con le mie compari, ecco che lo sguardo mi cade sul più bel paio di orecchini di tutto il reame: stupendi, brillanti, in-com-pa-ra-bi-li (!).
Ci siamo visti, ci siamo amati e ci siamo a lungo con desiderio reciproco osservati: io, con la mia gonna a fiorellini, la pancia preda di costanti onde sismiche , attaccata al vetro con un sottile rigolino di bava e gli occhi palpitanti a forma  cuoricino e loro, immobili nella loro perfezione, che scintillavano alla luce del faretto della vetrina e mi invocavano con voce languida, loro che erano proprio come li volevo io (anche se ho saputo di volerli solo nel momento in cui ci siamo incontrati).

Come resistere ad un così dolce richiamo??????
Come negare un lieto fine ad un così appassionato amore??????
E se poi Pagnottino nasce con in fronte  una voglia a forma di cuoricino??Infondo sono voglie anche quelle !!!
Insomma 
ero lì che mi crogiolavo nella mia indecisione quando ad un tratto mi ha scosso una vocina lontana:
"Ei ci senti ????Siamo gli euri nascosti dell'ultima spesa!!!!Siamo qui apposta per te, non trovi che questa sia una magnifica occasione per liberarti di noi????"
E lì un sussulto di gioia mi ha liberato dal mio stato comatoso ed ho deciso: QUESTO MATRIMONIO SA' DA FARE.
(Tanto il Suddetto, che è uno che a certi particolari non ci bada, non si sarebbe mai accorto che quei meravigliosi cuoricini tempestati di strass erano in realtà un nuovo acquisto!!!)

Entro in gioielleria, mi faccio fare il mio bel pacchettino 
esco dalla gioielleria, disfo il bel pacchettino con dentro relativo scontrino per rendere così la prova del delitto perfettamente tascabile e mi metto la scatolina in tasca baldanzosa e soddisfatta, pregustando il momento in cui a casa avrei potuto indossare quella nuova meraviglia.
Saluto le amiche,
mi metto in macchina e mi incammino verso casa con nel cuore una felicità rinnovata, che persino era riuscita a farmi dimenticare che dovevo ancora finire di pulire il pavimento  dal litro di olio che avevo fatto cadere rompendo la bottiglia giusto giusto la sera prima ( e non mi chiedete se ho fatto cosa..non sapevo che far cadere l'olio portasse sfiga...!!!).
Arrivo,
gioiosamente verso litri di sgrassante e sapone per i piatti sul pavimento, vinco trionfante la mia battaglia con lo strato di grasso che si era sedimentato sul pavimento dalla sera prima e finalmente mi dedico ai miei orecchini: mi siedo sul divano, apro la mia bella scatolina e....
ORRORE
DISGRAZIA
DISPERAZIONE
TRAGEDIAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!

Immaginate la mia faccia ed il consequente tonfo al cuore quando aprendo la scatolina ho constatato con orrore che su uno dei due orecchini clandestini mancava uno strass....MANCAVA UNO STRASS!!! 
E io non avevo più lo scontrino!!!!!!
E quella commessa bastarda mi aveva confezionato il misfatto senza dire una sola parola,
Ah perfida malfattrice, ti si potesse sgonfiare una tetta!!
Il dolore è stato tanto grande che ho confessato a mio marito il misfatto
e sono andata a dormire con l'orrida immagine dei miei orecchini mutilati e nel cuore grande dolore:
CREDEVO FOSSE AMORE
INVECE ERA UN CALESSE







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