Pagnottino cresce

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giovedì 21 aprile 2011

E così la valigia è pronta...

...dentro ci sono quattro cambietti per Pagnottino, ognuno nella sua busta con nome e cognome, ognuno con dentro un bodino, un coprifasce ed un paio di calzini, c'è un pacco di pannolini, due camice da notte, una vestaglia dal colore vivace, un reggiseno per l'allattamento, un pacco di assorbenti di grandezza sproporzionata ed anche un po' inquietante, delle mutandine a rete, una coppia di asciugamani color ciclamino per la mamma, due per il piccolo Federico, una azzurra con un elefantino bianco, l'altra bianca con Winnie The Pooh e le iniziali FC ricamate dalla mamma.
E' tutto pronto, anch’io, che ormai non vedo davvero l'ora.
Forse a questo serve tutto il tempo che passa, per fare in modo che alla bellezza di quasi trentaquattro settimane, con un pancione enorme che si muove a modo suo si arrivi a pensare al parto addirittura come una meta ambita!!!
Ci sono dei momenti in cui appoggio le mani sulla pancia e sento sotto i piedini di Pagnottino che battono, come  facevamo con la mia mamma da bambini bussando sul muro per sentire la risposta che veniva dall'altra  parte dalla sua camera... allora mi chiedo "chissà se lui lo sa che sta dentro di me, non se lo ricorderà quando sarà grande, ma chissà se anche lui non vede l'ora di vedermi".
Mi chiedo anche come sarà,
quando Pagnottino sarà qui a sgambettare fuori dalla mia pancia ed io lo vedrò lì che dipende solo da me, che a volte mi sento ancora una bambina, nonostante tutto.
E quindi ho trent'anni suonati, vivo sola da sei anni ormai, convivo da tre, sono sposata da quasi un anno e penso che solo quando questo bimbo sarà tra le mie braccia, forse avrò la sensazione di essere diventata veramente donna.
Una mamma

mercoledì 6 aprile 2011

Punti di vista

Recentemente sono stata ad un nuovo corso preparto, una roba tipo tutto in uno: una soila lezione che dura una giornata intera.

Devo dire che il corso era fatto bene, ma la cosa che più mi ha sorpreso è stato il nuovo punto di vista con cui l'ostetrica del corso ha voluto iniziare il suo discorso:
"Voi mamme arrivate in ospedale terrorizzate credendo di essere le uniche traumatizzate della situazione, invece trascurate che c'è qualcun'altro che sta come voi, anzi forse anche peggio di voi: il vostro bambino.
Eh si, voi non ci pensate ma lui stava così bene..in paradiso, stava al calduccio, mangiava senza alcuno sforzo e invece adesso si trova a dover uscire da una roba stretta come il tubo di un dentifricio, con la testa tutta schiacciata dalle contrazioni e dopo tutta sta fatica il suo benvenuto sono: una bella sculacciata, una puntura e le gocce negli occhi....e voi vi lamentate?? Lui non vede nulla o quasi, ha una fame bestiale e deve anche imparare a mangiare, si trova in mezzo ad estranei e si deve coprire bene perchè fa freddo!!L'unica sua fotuna rispetto a voi è che lui tutto questo non lo ricorderà invece voi si".

Tornata a casa non ho resistito a raccontare questo nuovo entusiasmante punto di vista  al Suddetto che ha avuto così modo di tirare fuori un'altra delle sue storielle:

"Due amiche si incontrano il giorno dopo S. Valentino e si raccontano la loro serata, la prima dice : "Guarda, una tristezza infinita, mi ha portato alla solita trattoria a due passi da casa; alle 21,30 eravamo già tornati, non sono passati neanche 5 minuti di preliminari e in 10 minuti mio marito aveva già sbrigato la pratica...un disastro atroce alla fine ero così demoralizzata che me ne sono andata a dormire!!!E tu?" La seconda, tutta impettita: "Ah invece mio marito è stato grandioso: sono tornata dall'ufficio che già mi aspettava alla porta per andare a mangiare, siamo andati in un ristorantino piuttosto costoso non lontano da casa e a fine cena  abbiamo fatto una magnifica passeggiata fino a casa. A casa ho trovato tutte candele accese in camera da letto e lì l'abbiamo fatto per quasi un'ora dopo VENTI MINUTI  di preliminari!!!!!Meraviglioso, dovrebbe essere sempre S. Valentino!!!".

A pochi metri anche i mariti si incontrano e si scabiano il racconto della serata: Il  marito della prima dice: "Guarda una bomba, ho organizzato una cena veloce al solito posto, che si manga tanto e bene senza perdere troppo tempo, poi siamo andati subito a casa per il piatto forte e BUM, fantastico, alla fine della serata c'è scappato anche il tempo per i commenti del dopo partita!!E tu?" il marito della seconda piuttosto demoralizzato: " Gurada, lasciamo perdere, una tragedia, ho preso mezza giornata di permesso  per fare un lavoro all'impianto elettrico ed ho fatto un casino, ho fatto saltare tutto e per non rovinare la serata dandole la brutta notizia che saremmo rimasti tutta la sera senza luce appena è arrivata mia moglie ho dovuto portarla a cena scelgiendo anche un posto costoso per evitare discussioni, poi però il conto era così salato che non avevo più i soldi per la benzina e siamo dovuti tornare a casa a piedi, a casa mentre lei è andata a rinfrescarsi in bagno mi sono fiondato ad accendere le candele per non farle notare che non c'èra la luce...alla fine della serata ero così stanco e stravolto che mi ci sono voluti venti minuti per farlo alzare e quasi un'ora per venire....ma perfortuna che S.Valentino c'è una volta l'anno!!!!"


Morale della favola: la vita è soprattutto questione di punti di vista... ;OP



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