Pagnottino cresce

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mercoledì 9 marzo 2011

Il suddetto e la pazienza

Mio marito è un uomo d'altri tempi, un bel nordico DOP, di quelli che "l'omo sa da esse omo", con tutti gli annessi e connessi piacevoli e spiacevoli, ma SOPRATTUTTO  di quelli che non sei uomo se non fai tutto con la sola forza delle tue mani nude e crude.

Peccato che Svarze Neger qui (non so neanche come si scrive, figuriamoci) non sia particolarmente dotato di pazienza, anzi basta un minuscolissimo impercettibile taglietto sulle sue mani nude (e crude) per scatenare reazioni degne di Lady Godiva.

Sicchè l'altro ieri il Suddetto è andato a ritirare i regali che abbiamo preso con i punti del supermercato (...regali poi...diciamo che dopo aver regalato migliaia di euro al supermercato con un piccolissimo contributo spese abbiamo finito con acquistare oggetti inutili con uno sconto del 20%, che se aspettavamo i saldi si faceva prima): un lettino da viaggio per Pagnottino e un termometro di quelli a infrarossi, che te lo punti addosso e lui ti dice quanta febbre hai.
Dopo aver scartato il termometro, essercelo puntato sulle rispettive fronti, nelle orecchie e sulla pianta dei piedi, essere stati colti da un'attacco di demenza collettiva ed aver inscenato un combattimento con finte spade laser modello star wars, siamo passati ad esaminare il lettino.
Dunque, voi non sapete che a volte l'istinto dell'uomo DOP che non deve chiedere mai addirittura vince sulla natura di ingegnere e così, da vero Pater Familias il Suddetto ha deciso di fare una cosa veramente azzardata: montare il lettino senza leggere le istruzioni.

Monta il primo lato "tac" si blocca...adesso cerca di far scattare gli altri tre lati del parallelepipedo, ma il lettino sembra non collaborare e rimane per i tre lati molliccio.
Prova svariate volte, applicando per ogni volta una forza maggiore, nulla.
Il Suddetto si toglie il maglione, perchè quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare: se i tre lati mollicci non collaborano allora ricomincerà dal lato che ha fatto tac.
Peccato che l'ingranaggio sembra bloccato e non cede più, quindi il lato rimane duro come la roccia.
Allora riprova con i lati mollicci, forza un po', un po' di più, molto di più, si fa rosso in viso.
Niente.
Pausa, si leva la camicia vistosamente innervosito, ma non osa tradirsi davanti al mio occhio vigile, che più di una volta l'ha diciamo non troppo amorevolmente ripreso per i suoi scatti da checca isterica quando perde la pazienza.

Riprova con un unico gesto secco ma gli si schiaccia un dito nell'ingranaggio, si allontana stringendosi il dito come se lo volesse tenere incollato alla mano, inizia a girare per la stanza con un espressione sconvolta, addolorata e gravemente provata...neanche una parola...io ridacchio, non ce la faccio proprio a non ridacchiare, ma lui sembra talmente preso dal dolore che non ci bada.

Prova una volta di più, poi esclama (provato, ma sempre in modo abbastanza controllato) "Ma possibile che non ci siano le istruz...."l'occhio gli cade su un librettino sul tavolo.
Legge:
"Noo, dovevo fare gli stessi movimenti al contrario!!"
Magicamente il lato duro del lettino si sblocca e..et voilà, in 5 secondi il lettino era montato a dovere!!!
Dopo essersi autolodato, orgoglioso di aver finalmente provato la sua virilità, e aver con cura osservato il risultato di sangue e dolore, il Suddetto si gira e sgomento guarda la Medesima piegata in due sul divano:
"ma che hai" dice...

Ed ecco qui che vi lascio la morale di questa storia:

Shakespeare diceva "l'inferno non è mai tanto scatenato quanto una donna offesa"
(no, non è alta cultura, ma bacio perugina n.106....regalo della festa della donna, uno dei lati positivi di cui acennavo prima)
Di certo Shakespeare non conosceva mio marito, ma il buon Walt Disney, che ci vedeva lungo, lo sapeva che c'era di peggio, e in un momento non sospetto della mia vita di bambina mi aveva anche avvertito con una scena tale e quale a quella a cui avevo appena assistito:


Vi auguro una buona visione e...
"nelle donne ogni cosa è cuore, anche la testa" ...bacio perugina n.101, lui è quel che l'è ma se continuo così io sarò di sicuro una mamma cicciona!!

Ps. Certo che rivedendo il filmato devo dire che anche Shakespeare tutto sommato non aveva proprio tutti i torti...Ahah!!

venerdì 4 marzo 2011

Hai detto Sandro????

Ho pochissimo tempo ma questa la devo proprio raccontare:
ieri il Suddetto è tornato a  casa con una nuova luce negli occhi, inpaziente ed ansioso di svelarmi il segreto della sua nuova felicità.
No, per fortuna non era una moto (anche se vi comunico che siamo in piena fase "ci vorrebbe una custom", abbiamo anche virtualmente ordinato una Harley)...bensì era una BARZELLETTA. per l'esattezza la seguente:

Papà e bimbo guardano la TV; ad un certo punto il bambino si gira verso il papà e dice:
"Papà Papà, quelli hanno detto cazzo!!!"
"mmmnnno Cucciolo, ti sbagli, hanno detto RAZZO, RAZZO, capito?"
il bimbo: "aH" pasua" e...cos'è un razzo?"
il papà "un razzo è una casa lunga lunga e stretta stretta che spediscono nello spazio"
"Ah" pausa "...e lo spazio cos'è?"
il papà " eee....lo spazio è quello che sta sopra il cielo, che non si vede e dentro ci sono i pianeti"
il bimbo sgrana gli occhi e dice:" e i pianeti cosa sono?"
"i pianeti sono ...degli altri mondi che stanno nello spazio e sono a forma di palla... come la terra in cui abitiamo noi, ma non come la luna che invece e un sat.."
" E COS'E' UN SATELLITE??????"
......
......
.....
"HANNO DETTO CAZZO"

Applausi
cali il sipario

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