Pagnottino cresce

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sabato 16 luglio 2011

Porca Vacca !!!

...che poi poveretta,
la vacca non c'entra proprio nulla,
ma dà un'idea dell'argomento del mio post di oggi: il latte.
ANZI
Pagnotto ed il latte
Infatti mio figlio alla veneranda età di 2 mesi ha deciso che prendere il latte dal seno materno comportava una fatica eccessiva, sicchè ha iniziato a rifiutare categoricamente il seno della mamma, che suo malgrado ha dovuto piegarsi al biberon (mio figlio che ci crediate o no ascolta la musica, piange se non gli piace la canzone, adora Torero Camomillo e la canzone dell'arca di noè.."ci son due coccodrilli ed un orango tango, presente?! ma poi, ma perchè un solo orangotango poverino, lui non si accoppia?!?vabeh).
Peccato che dopo una settimana di sonnelloni lunghissimi, il piccolo Pagnotto ha iniziato a rigurgitare anche l'anima, allora il dottore ha deciso di cambiargli il latte e di sostituirlo con il LATTE ANTI RIGURGITO.
DUNQUE
quel genio che ha inventato il latte anti rigurgito cosa ha pensato: faccio un latte che diventa istantaneamente calcestruzzo così rimane bello ancorato tipo strato di malta nel pancino dei piccoli lattanti senza staccarsi mai più.
Ora, alla mamma disperata rispondere al inevitabile quesito: come far passare dal microscopico buchino del biberon un latte la cui consistenza è molto vicina ad una crema pasticcera lasciata distrattamente in frigo per tre giorni consecutivi????
ECCO L'IDEA!!
Preparerò il latte come fosse crema pasticcera: prendo un bicchiere di plastica all'uopo sterilizzato, uno stecchetto di quelli abbassa lingua, refuso utilissimo dai miei ventagli matrimoniali ( e poi critico mio marito perchè si conserva tutto!!),e comincio l'opera di pasticceria: metto la polvere, un goccio di acqua calda ed inizio a girare poderosamente...peccato che l'impasto assuma un aspetto colloso e si avvoltoli tutto intorno allo stecchetto tipo zucchero filato, ma con la stessa consistenza di una gomma da masticare troppo esposta al sole.
Non desisto, continuo ad aggiungere acqua finchè non sembra che l'obbiettivo sia stato raggiunto ( prezzo l'insorgere dei sintomi del tunnel carpale), allora verso tutto nel biberon e lo porgo al giovane rampollo che nel frattempo era arrivato a ciucciarsi anche il gomito

ciuccia ciuccia ciuccia..
UEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHH!!!!
ACCIDENTI

riprendo il passino e filtro nuovamente il latte ( rimanegono nel passino l'equivalente di un misurino tramutato in caciotta), e ridò a Pagnotto l'agognato biberon:
UUUU..ciuccia ciuccia ciuccia..
UEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHH!!!!
DINUOVO!!!
Insomma, per farla breve a fine poppata ero miss caciotta bagnata e lui era un piccolo caciottino esausto e puzzolente addormentato con il ciuccio del biberon in bocca.
Dunque che fare?!
Sono tornata in farmacia a prendere il vecchio latte e ora Caciottino è finalmente tornato Pagnottino e meraviglia delle meraviglie, anche se ora non vuole più dormire sembra che non ci siano più nè rigurgiti nè colichette...
Rimane una domanda: cosa fare con la confezione di latte anti rigurgito comprata il giorno prima???
Qualcuno di voi ha bisogno di un po' di stuccooo???
valàh
TUTTO E' BENE CIO' CHE FINISCE BENE!!!!
(...spero...)



mercoledì 13 luglio 2011

Oggi non è oggi, è più o meno due mesi fa...

          E' il 20 Maggio 2011,
una giovane donna, cioè io, si sveglia nel cuore della notte sentendo nella pancia qualcosa simile allo scoppio di un palloncino...
"PUM"
si alza di scatto sul letto e pensa "ma..che me la sto facendo addosso???"
accende la luce
guarda in basso
ihhhhh!!
dà una poderosa sgrullata  al marito russante e dice "tesoro, mesà che ci siamo!!!"
E pensare che la sera stessa, dopo una giornata di contrazioni più o meno intense e più o meno irregolari la medesima si era concessa una lauta cena per festeggiare il suocero in visita.
Mai mangiato come quella sera…grosso errore.
Chiama la mamma, che come sempre a causa della telepatia che la distingue, dopo neanche mezzo squillo risponde: “mamma ci siamo!”.
Erano le 3:42 della mattina del 21 Maggio.
Salita in macchina di fretta e furia,
vestita come capita e con i capelli sciolti (altro grosso errore)
la medesima si rende conto che nonostante le contrazioni fossero ancora distanti e non troppo forti tremava come una foglia.
Emozione?Paura?
Un po’ tutto insieme direi…finalmente arriva Pagnottino!!!
Arriva in ospedale alle 4,00 del mattino,
non un’anima (te credo, a quell'ora!!).
Suona il campanello del pronto soccorso,
 un’infermiera addormentata appare dietro un vetro: “Dicaaa”
“Salve, credo che mi si siano rotte le acque”.
Lei: “Si…"(alza il telefono) "A Lè, chiama il reparto, la signora ha rotto il sacco”
IL SACCO???Ma chi, io?????Io che centro, io dormivo!!!

Mi visitano, mi infilano un bel pannolone e mi portano via.
In quei momenti, mentre mi impacchettavano, mi mettevano in sedia a rotelle e mi portavano per i corridoi dell’ospedale, l’unica cosa che pensavo era che non vedevo mio marito, che è ricomparso qualche minuto prima in sala travaglio con due meravigliose bottiglie d'acqua: la sete  mostruosa sarà una delle cose che mi ricorderò per tutta la vita.
Bevo, e gli dichiaro tutto il mio amore e la mia riconoscenza per avermi portato l'acqua nonostante il saggio consiglio delle infermiere di non bere.
Saggio, non ho fatto in tempo a finire la frase "grazie per l'acqua amor.." che rimetto tutta la lauta cena nel sacchetto che intanto l'ifermiera mi ha prontamente consegnato.
Nel frattempo iniziano ad arrivare le contrazioni, le ostetriche fanno a turno per venire a vedere "la donna che partorì senza epiturale" e io in una specie di stato comatoso derivante non dal dolore come si può pensare, ma dal sonno mostruoso che avevo, pensavo " debole come sono non ce la farò mai"
sbagliatissimo
all'improvviso inizio a sentire delle fitte fortissime, per fortuna abbastanza brevi, ma fortissime,
Pagnotto vuole uscire
lì ho pensavo "ce la faccio, altro che se ce a faccio, ANZI, meglio che mi sbrigo!!!"
E poi dopo una ventina di minuti ho sentito i piedini uscire da me e ho visto mio marito scoppiare a piangere.
Inutile descrivere la sensazione che ho provato in quel momento,
posso solo dire che per la prima volta nella mia vita ho sentito di aver fatto senza dubbio qualcosa di cui potevo veramente sentirmi fiera.
Alla fine del parto, dopo sei ore di travaglio e i punti di una lacerazione dovuta alla posizione del bambino ( è nato parlando al telefono in pratica), mi sentivo fresca come una rosa, avrei potuto fare il giro del reparto di corsa addirittura...merito forse della adrenalina che avevo scaricato durante il parto....infatti l'effetto non è durato a lungo, purtroppo.
Mentre avevo il giovane Pagnottino tra le braccia, biondo biondo biondo e con gli occhi azzurri come il mare, ho visto il Suddetto seduto, con le mani nei capelli e il braccio pieno dei segni delle mie unghie..sembrava avesse partorito insieme a me,
anzi ha partorito insieme a me e non so cosa avrei fatto senza di lui che mi stava accanto.
Il parto è un'esperienza forte, dolorosissima ma meravigliosa,
sono felice di essermela vissuta tutta così come è venuta.
E così sono due mesi che Pagnottino è ufficialmente stato sfornato,ù
sono da poco uscita (spero del tutto) dal tunnel delle coliche e delle poppate ogni 5 minuti, quindi prometto di riprendere tutte le sane abitudini, tra cui questo blog,
strano, divertente ma realistico ritratto della mia vita.

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