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lunedì 17 gennaio 2011

Marzullo e Cenerentola facevano merenda insieme



“La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere la vità?”


Ancora una volta il post di Eva Q. mi ha aperto una finestra su tutta una serie di pensieri che avevo lasciato inscatolati da qualche parte nella mia testa, in attesa di essere riutilizzati come il servizio di bicchieri buoni per la cena di Natale.

Sono sempre stata una sognatrice,
ma in mia difesa posso che dire che sono sempre stata una sognatrice consapevole:
mi spiego

la Bella Addormentata ha avuto il vestito da sera più bello di tutta la WalDisney couture, il principe ricco e fascinoso  e la permanente garantita per l’eternità; ma non dimentichiamoci che prima di tutto questo ambaradan, ha fatto la poveraccia per 18 anni e dopo ha dormito per altri 30..insomma tutto sommato anche lei per parecchia parte della sua vita non  se l’è passata tanto  bene.

Cenerentola, che tutti ricordano per il suo accentuato fondoschiena: se è pur vero  che tra tutte le sfigate del Regno la Fatina Smemorina con il pallino della calzatura di gran moda ha beccato proprio lei, non si può certo negare che abbia avuto del considerevole tempo in cui potenziare il suo fondoschiena facendo la sguattera per 20 anni prima di dventare regina.

Per farla breve,
 credo nelle favole e soprattutto  per questo credo che qualunque momento brutto della vita meriti di essere vissuto con rispetto, rispetto per noi stessi che lo viviamo in modo più o meno passivo o consapevole e per la vita stessa che ce lo rende, magari con l’apparente intento di farci impazzire e quello più nobile e nascosto di insegnarci qualcosa che valga la pena non dimenticare in attesa del gran finale.

Da qualche parte ho sentito dire che ogni uomo nella sua esistenza nasce almeno tre vite,
se dovessi iniziare in qualche modo il racconto della mia favola, sicuramente lo inizierei così,
seduta sul gradino che separava la grande porta finestra dall’inizio della terrazza di un appartamento di poco più di 15 mq, con una birra ghiacciata in mano  a guardare  un cielo così stellato che sembrava volermi  parlare, con addosso quel senso di vuoto e di aspettativa di chi comprende per la prima volta il significato più profondo del termine “ricominciare”.
Era un giorno come tanti, migliaia di persone si erano alzate la mattina per andare a lavorare e si apprestavano ad andare a dormire dopo aver trascorso una giornata senza nulla di rilevante da raccontare; io avevo iniziato la mia seconda vita.

Mi viene in mente tutto quello che ho passato da quel momentoin poi,
a volte mi capita con un sorriso di dovermi dissuadere dalla convinzione che alcuni di quei momenti fossero in realtà frutto di un trip,
uno strano incubo dalle sfumature paradossali, iniziato in un momento che neanche ricordo e finito allo stesso modo,
all’improvviso,
nello stesso attimo in cui si apre gli occhi la mattina dopo un brutto sogno e si va a fare colazione portandosi dietro una fitta al cuore, 
un sottile inspiegato senso di angoscia che rimane come un’ ombra per tutta la tua giornata, prima di perdersi dietro un discorso qualunque ed alla fine sparire senza lasciare alcuna traccia, senza che ci rendessimo veramente conto del momento in cui ci ha abbandonato.

E dopo è stato come vivere una terza vita,
con un corpo diverso, più consapevole, in grado di camminare con le sue gambe, ed ancora adesso sono certa che se non avessi avuto questo corpo a rendermi più stabile e sicura di me,la mia vita non sarebbe così bella come la vedo ora.

Non ho la voce della Bella Addormentata né certo la grazia di Cenerentola, ma sono certa che se anche loro potessero parlare, direbbero che ogni favola che si rispetti acquista il suo valore non dalla platealità del lieto fine, ma quanto si è disposti a mettersi in gioco prima di arrivare al gran finale:

“forse fa male eppure mi va
di stare collegato
di vivere di un fiato
di stendermi sopra al burrone
di guardare giù
la vertigine non è
paura di cadere
ma voglia di volare

mi fido di te ,mi fido di te
cosa sei disposto a perdere “

 

6 commenti:

  1. Già...
    Che bel post, Sere: ho tirato fuori anche io qualcuno dei miei pensieri riposti chissà dove...
    Forse una piaio di rinascite in più, ma la stessa convinzione che bisogna comunque mettersi in gioco, anche quando ci si vorrebbe solo sotterrare e basta!
    Un abbraccio, anche alla tua bella (ne sono sicura) pancia!

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  2. Sono contenta che il mio post abbia riportato alla luce questi tuoi bei pensieri...Avevo in mente di scriverti un pensierone,ma poi mi sono accorta che Lorenzo lo spiega meglio di tutte le parole che potrei usare io ;) Un bacione

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  3. Mi piaci. Sei disincantata, ma comunque sognatrice.

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  4. Perché Cenerentola a mezzanotte scappa?
    - Per ricordarci che tutto ha un limite, anche nei sogni.

    - Perchè la Bella Addormentata dorme 100 anni?
    - Per farci capire che magari dobbiamo aspettare tanto tempo prima di trovare l 'anima gemella.

    - Perchè la Bella si innamora della Bestia?
    - Per farci notare che non importa come tu sia esteriormente, basta possedere la bellezza interiore.

    - Perchè la Sirenetta cambia la sua coda in gambe?
    - Per mostrarci quanto una persona è disposta a dare pur di stare accanto alla persona che ama.

    - Perchè il naso di Pinocchio , quando dice le bugie, si allunga?
    - Per farci capire che è inutile raccontare menzogne perchè la verità verrà sempre a galla.

    L'ho trovato su internet. Credo sia piuttosto calzante.
    Mi associo al commento di Eva. Adoro il tuo lucido romanticismo.

    http://www.youtube.com/watch?v=pNSJnW8VyW4

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  5. Sere@tutte:
    Grazie!!! leggendo il commento di Antonia mi è venuta in mente una domanda che mi perseguita da quando ero bambina: ma la Bestia.... puzzava?

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....e tu che dici?!

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